Quando siamo in presenza di persone che si lamentano, o che conversano futilmente senza un fine costruttivo, la qualità delle loro vibrazioni negative si riflette su di noi e ha un effetto dannoso sui neuroni del nostro cervello.
Il lamentarsi e il chiacchierare in modo negativo di un problema sono il frutto di un atteggiamento molto antico, l'esternalizzazione dei problemi, una strategia di sopravvivenza, acquisita dal nostro inconscio per liberarci di stati mentali ed emotivi deviati, che purtroppo va a svantaggio di chi ne subisce l’influenza passiva. Scientificamente è stato provato, a causa di questa strategia di sopravvivenza, le onde cerebrali in cui viene a funzionare il nostro cervello quando viene portato a generare delle lamentele e delle chiacchiere riguardo di un problema, spengono letteralmente i neuroni dell’ippocampo, anteposto tra l’altro alla risoluzione dei problemi stessi. Rimanere esposti per più di trenta minuti a lamenti, reclami, negatività e chiacchiere superflue causa danni reali a livello cerebrale, sia che provengano da persone fisiche che dai media, innanzitutto dalla televisione.