Penso che molte persone si possano sentire a disagio durante una sessione di floating: è un ambiente inusuale, e sei spogliato di quasi tutti i tuoi abituali comfort: lo smartphone, un'altra persona con cui parlare, tutte le distrazioni ambientali compreso il rumore di sottofondo (a meno che tu non scelga di mantenere la musica per tutta la durata della sessione) - entri nel niente, e praticamente rimani veramente e assolutamente solo con te stesso e i tuoi pensieri.
Una condizione che a livello psicologico per molti può essere non proprio confortevole specialmente se si passa la maggior parte del tempo distraendosi da ciò che sta realmente accadendo nella propria testa. Che lo si faccia consapevolmente, per dissonanza cognitiva, o perché si è immersi in questo immenso limbo ipnotico che ci controlla, in buona sostanza siamo sempre più distaccati da noi stessi ed un numero sempre minore di persone cercano di riconnettersi col proprio io profondo il “deep self” come lo chiama John C. Lilly.