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dormire bene o dormire male: tutta una questione di risonanza

dormire bene o dormire male: tutta una questione di risonanza

Dormire bene o male, svegliarsi completamente riposati o stanchi pare essere una delle più ricorrenti problematiche che influenzano il nostro benessere quotidiano.

Una corretta igiene del sonno può certamente contribuire a migliorare il nostro riposo, ma una volta eliminate le principali cause di disturbo per molti di noi le difficoltà rimangono a meno di non isolarci in un eremo sperduto.

E se tutto dipendesse dall’ambiente in cui dormiamo? Dall’inquinamento elettromagnetico in cui siamo immersi?

Secondo Rupert Shaldrake siamo entità vibrazionali inserite in un campo morfogentico posto in vibrazione la cui frequenza è influenzata da tutte le frequenze che noi generiamo e da cui siamo influenzati a nostra volta. Questa influenza a seconda dell’ambiente in cui si manifesta può trasformarsi in risonanza o interferenza o semplicemente in rumore di fondo.

Un’esplicitazione del campo morfogenetico terreste sono le frequenze di Schumann dal nome del fisico tedesco Winfried Otto Schumann che per primo le calcolò, ovvero quelle frequenze a cui risuona per la sua conformazione volumetrica lo spazio compreso fra la superficie terreste e la ionosfera ed i cui picchi tipicamente sono riconoscibili alle frequenze: 7.83 Hz, 14.1 Hz, 20.3 Hz, 26.4 Hz e 32.4 Hz. Si è visto infatti che a causa della frequenza di abbattimento dei fulmini, i loro canali di irradiazione (quelle principali linee brillanti ramificate che si vedono quando si manifestano) si comportano come antenne che emettono impulsi con frequenze al disotto dei 100 K Hz. Questi segnali seppur molto deboli a causa dell’effetto risonante della guida d’onda generato dalla cavità fra superficie terrestre e ionosfera vengono amplificati e si ha l’entrata in risonanza di questa cavità.

In realtà la cavità fra superficie terrestre e ionosfera tuttavia non è una guida d’onda perfetta e a causa delle perdite di conduttività elettrica della ionosfera, dell’assorbimento delle calotte polari, del campo magnetico terrestre, delle asimmetrie geomorfologiche orizzontali, della transizione giorno/notte di metà del globo terrestre, si ha di fatto l’entrata in risonanza di questo sistema a frequenze molto più basse e caratterizzate dallo spettro fra 7.83 Hz, 14.1 Hz, 20.3 Hz, 26.4 Hz e 32.4 Hz.

La Voce Guida

La Voce Guida

Credits to Dr. Matthew Starwood e Dr. Charlie Fantechi

No, non siamo tutti uguali, ma tutti rientriamo in una delle seguenti categorie: controllanti e meno controllanti. Ovvero, per gli addetti ai lavori: “sonnambuli” e “non sonnambuli”.

Circa il 20% di noi a causa del modo in cui si è sviluppato dal momento in cui è venuta/o al mondo all’adolescenza sia per motivi educativi che ambientali, è più aperto a nuove esperienze, è meno soggetto alla ruminazione (l’indole a farsi sovraccaricare da pensieri e preoccupazioni ricorrenti, rimuginare continuamente) e alla necessità di continuo controllo dell’ambiente in cui si trova onde percepirne anche il più piccolo accenno di cambiamento, a questa seconda categoria appartiene invece l’80% di noi.

Inutile dire che i “sonnambuli” più avanti vi chiarisco perché si chiamano così, sono le persone che più facilmente di altri si trovano a loro agio quando praticano tecniche di rilassamento sia mentale che fisico e sono anche persone che tendono ad essere meno soggette allo stress e inconsapevolmente lo sanno gestire meglio degli altri.

La potente Meditazione Cinese della Illuminazione Silenziosa e Floating: come andare oltre...

La potente Meditazione Cinese della Illuminazione Silenziosa e Floating: come andare oltre...

Da quando ho iniziato il percorso che ha portato alla nascita di Floating Flo è cambiato il modo in cui guardo al significato della mia vita, al rapporto con gli altri e a come posso aiutare il prossimo a vivere in armonia con se stesso, gli altri e l’ambiente che lo circonda.

Poiché il mio avvicinamento al mondo del Floating ha seguito un approccio medico psicologico (razionale) piuttosto che spirituale ed olistico, mi sono sempre chiesto cosa volesse dire meditare, cosa fosse l’illuminazione, come la si potesse raggiungere e come questo avesse a che fare con gli stati di allargamento di coscienza (psichedelici) generati dalla pratica del floating. In particolare era per me interessante capire come il “meditare” potesse essere messo in relazione con le nostre onde cerebrali, con la sensazione di unicità (oneness) e completezza con l’infinito propria dei vari stadi o stati che si attraversano durante la pratica, indipendentemente dal fatto che si segua una particolare filosofia, insegnamento, scuola o che questi si manifestino spontaneamente.

Usare il Floating per la mente: come entrare in Trance

Usare il Floating per la mente: come entrare in Trance

Ci siamo occupati in svariati post sia dei benefici fisici che dei benefici mentali dell’utilizzo ricorrente del Floating, ma a proposito di quelli mentali, poco abbiamo detto su come ottenerli.

Dal punto di vista mentale il Floating rappresenta un Portale che deve essere attraversato. Come attraversarlo può essere scoperto in questo post nel quale si riportano due tecniche di Autoipnosi che costituiscono due validi percorsi per entrare in trance velocemente ed in modo efficace quando si è all’interno delle vasche di Floating.

L’entrata nello Stato di Trance cioè quello stato in cui il nostro cervello lavora al confine fra onde Alpha e Theta ovvero a 8 Hz, è come la serratura del portale, la tecnica del Countdown e quella della Scala Mobile possono essere considerate le chiavi... Buona lettura e sperimentazione.