Come nasce l'idea di Floating Flo

Written by: Matthew Starwood

Come finisce un ingegnere aeronautico, dirigente d'azienda a progettare vasche di galleggiamento e ad aprire un centro per il relax e il benessere psicofisico della persona? Tutto nasce dall’interesse di Paolo Petracchi per le tecniche di induzione ipnotica, una passione ereditata dal nonno, medium e ipnotista, così bravo da riuscire a carpire segreti di cucina al miglior pasticcere di Prato. 

La storia sembra uscita da un film, ma è tutta vera. Siamo all'inizio degli anni Cinquanta, a Carmignano. E’ qui che abita il nonno di Paolo, Ubaldo detto Luigi, un passato nella Marina Militare dove faceva il cuoco su una nave per rilevamenti oceanografici (e cucinava scherzi al peperoncino alla ciurma, di quando in quando). Oltre ad avere spiccate doti in cucina, Luigi aveva una predisposizione naturale verso le tecniche di induzione ipnotica e a comunicare con l'aldilà. Roba che nel secondo Dopoguerra era considerata ai limiti del paranormale, ma socialmente accettata. Anzi, molti compaesani si rivolgevano a Luigi per mettersi in comunicazione con i propri cari nell’aldilà. 

A tirar fuori il talento nascosto di Luigi era stata la sua compagna di gioventù, una signora misteriosa più grande di lui, che Luigi aveva conosciuto prima del periodo trascorso in marina, e che si era innamorata di lui e lo aveva introdotto al magnetismo, come si chiamava allora. Di lei Luigi non ha mai raccontato molto...

Ma Luigi non approfittava delle proprie doti, al massimo le utilizzava per fare degli scherzi e burle agli amici. Inviando personaggi inconsapevoli con mazzi di fiori alle mogli di mariti gelosi e facendo scoppiare litigi plateali che si risolvevano sempre o quasi in grandi risate.

Ma i soldi erano pochi nell'Italia del Dopoguerra, con due famiglie da tirare avanti Luigi doveva inventarsi qualcosa per arrivare alla fine del mese e quel forno di Carmignano che sfornava ogni giorno i “cantuccini” e gli “amaretti"  più buoni che si fossero mai mangiati non poteva portar via clienti al bar latteria dei figli di sua cognata e per il quale lui sfornava dolci e paste. 

Fu così che un giorno il simpatico fornaio del vicino forno, soprannominato "calcagnoni" (per la dimensione dei sui piedi), si ritrovò suo malgrado vittima di un’induzione ipnotica. E Luigi riuscì a carpire il "segreto industriale” dei cantuccini e degli amaretti. Da quel giorno la latteria dei suoi nipoti cominciò a prosperare. E la ricetta speciale si diffuse nella zona facendo sbocciare la produzione in tutta l’area del pratese.

Di tutte queste cose Luigi raccontava aneddoti simpatici al giovane Paolo (7-8 anni) mentre aspettando cena giocavano a scopa, briscola e rubamazzo su un tavolino rotondo, rigorosamente a tre gambe.

I segreti dell’ipnosi Luigi se li è portati con sé ma ha lasciato a Paolo l’interesse per quella cosa misteriosa che lui chiamava magnetismo e che poi si è sviluppata in modo inaspettato nell’attività che Paolo sta portando avanti adesso. Ma di questo ci occuperemo in un altro post. Seguici e lo saprai. 

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